Ma le belle notizie per i ciocco maniaci non sono finite: il cacao fondente ha, infatti, la capacità di bloccare perfino l’appetito. Lily Stojanovska ricercatrice della Victoria University di Melbourne, nel suo libro «La dieta della cioccolata: come mangiare cioccolata e sentirsi bene» afferma che il cacao ricco di teobromina «è in grado di incrementare la stimolazione muscolare, dilatare i vasi sanguigni e diminuire la pressione, abbassare i livelli di colesterolo nel sangue, ridurre l’incidenza di ictus e malattie cardiovascolari e ridurre il senso della fame».
Può sembrare paradossale ma in Giappone si sta perfino ipotizzando di utilizzare il cacao come cura contro l’obesità. Secondo Naoko Matsuia, ricercatore della Morinaga Co. (Kanagawa) «l’azione anti-obesità del cibo degli Dei deriva dalla sua capacità di inibire una serie di geni che controllano la trasformazione del cibo in grasso e di attivarne altri che permettono di bruciare i grassi già esistenti». La ricerca è stata condotta su topi ipernutriti: nonostante mangiassero molti grassi è bastato aggiungere del cacao alla loro dieta per far sì che, dopo 3 settimane, fossero più magri e con pannicoli adiposi più sottili. Non solo, avevano anche concentrazioni più basse di trigliceridi nel sangue. In sostanza il cacao attiva il metabolismo che permette appunto di bruciare i grassi .
Ma il cioccolato aiuta anche i diabetici. Alcuni scienziati hanno scoperto che il consumo di flavanoli, presenti nel cacao, possono essere di beneficio alle persone affette da diabete di tipo 2. Il consumo quotidiano di una bevanda ricca di flavanoli ha un impatto positivo sulle disfunzioni dei vasi sanguigni associate al diabete (Journal of the american college of cardiology).
E, dulcis in fundo, il cioccolato è un antidepressivo. Già nel ’700, ai tempi di Mozart e Casanova veniva bevuto (solo nell’800 si scoprì come realizzarlo in forma solida), per le sue proprietà stimolanti sull’intelletto ed euforizzanti. Oggi è appurato che la teobromina (sostanza nel cacao) ha un effetto sulla sintesi della serotonina, meno potente ma simile a quello di molti farmaci prescritti per depressione e disturbi dell’umore. Gli effetti positivi si rilevano con circa 2/3 quadretti al giorno, ma solo quello al 75%, a queste dosi è quasi medicinale. Ed il solo pensiero di poterlo mangiare ci fa sentire già meglio…Non per nulla è chiamato il cibo degli dei!
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